venerdì 29 luglio 2016

Sallusti ovvero il giornalista che non solo non conosce la Storia, ma che non sa neanche consultare Wikipedia.

Un articolo di opinione è un articolo di opinione come una rosa è una rosa , d'accordo, ma le opinioni per essere espresse in modo onesto ( anche quando sono divergenti dal nostro modo di vedere il mondo) dovrebbero essere corroborate dalla forza delle argomentazioni.
Sappiamo, e l'ho già scritto in più occasioni, che da un bel po' in Italia si confonde l'assertività ( accompagnata dai decibel dell'emissione vocale) con la verità. Traduco: puoi dire liberamente una cazzata, ma è importante urlarla in modo convincente per aver successo con un pubblico di undicenni non tanto svegli. Sapete bene chi ha utilizzato questo metodo da piazzista e Sallusti è il degno frutto di una stagione politica italiana che ancora avvelena i pozzi della ragione e della ragionevolezza.

Dopo la lunga premessa, vi invito l' esercizio un po' spiacevole di leggervi questo articolo di Sallusti:

( donerete un click al giornale, ma il mio intento è di levargliene almeno cento ;-))

Avete letto l'introduzione?Avete letto quello che scrive sul rispetto dei nazisti nei confronti delle chiese e dei preti? E' una cazzata sesquipedale.
Non c'è bisogno di essere di essere storici e scopavirgole patentati, basta utilizzare “Google search” o leggere “Wikipedia”:

Marzabotto:

Nella frazione di Casaglia di Monte Sole la popolazione atterrita si rifugiò nella chiesa di Santa Maria Assunta, raccogliendosi in preghiera. Irruppero i tedeschi, uccidendo con una raffica di mitragliatrice il sacerdote, don Ubaldo Marchioni, e tre anziani. Le altre persone, raccolte nel cimitero, furono mitragliate: 197 vittime, di 29 famiglie diverse tra le quali 52 bambini.

Eccidio di Boves:

A Boves molti sono fuggiti, in campagna, nelle ore e nei giorni precedenti, è rimasto principalmente chi non era in grado: anziani, invalidi, donne e bambini. Le SS incendiano il paese, circa 350 case la cifra ufficiale, e uccidono 25 persone compresi il parroco don Bernardi e Vassallo i quali, addirittura, vengono bruciati vivi.

Strage della Benedicta:

Il monastero della Benedicta, in cui si erano rifugiati gli uomini disarmati o meno esperti (secondo le testimonianze dei superstiti la grande maggioranza degli uomini delle due brigate era male armata o non armata) viene minato e fatto esplodere.

Mi fermo qui, perché l'elenco è lungo, ma evidentemente “invisibile” agli occhi del prode Sallusti.

Insomma la “premessa maior” del suo articolo non vale una cippa e di conseguenza il suo ragionamento ha lo stesso valore e forza dei numerosi sproloqui dei leoni da tastiera delle Rete.
In teoria dovrebbe essere pagato e ripagato come loro: tre/ quattro “mi piace” su facebook e il plauso di qualche analfabeta funzionale.
Mi risulta, però, misteri della Fede!, che qualcuno dia a Sallusti persino dei soldi e lo ritenga persino un ottimo giornalista! ;-)
arz62


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