sabato 29 dicembre 2012

Ecco i primi risultati di Silvio nel suo tentativo di riallacciare l'alleanza con la Lega


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Meritocrazia made USA


La notizia , dopo la strage di Newtown, è questa: http://www.corriere.it/esteri/12_dicembre_29/armi_esercitazioni-studenti_f04c419c-515f-11e2-9c70-def14518d4ca.shtml

 La lobby delle armi fa ruotare minacciosamente le armi come in ogni pessimo Western di seconda categoria. Mi sembra che, negli Stati Uniti, per ridurre la possibilità di contagio dalla peste, si stia preparando una bella processione che favorirà la diffusione della stessa.
Il nostro Nuovo Medioevo è vicino;-) (La battuta è cretina, ma ho come scusante che sto smaltendo il panettone).
                                                                                  L'Umorista pigro e profetico
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giovedì 27 dicembre 2012

Patrizi e Plebei: sul sentimento aristocratico che anima Silvio Berlusconi.

Nessun commento al filmato.




 Andatevi solo a rileggere quello che ho scritto ieri:
http://graffidigesso.blogspot.it/2012/12/berlusconi-e-monti-ce-chi-scende-e-ce.html

Mi sento un profeta.
                                                                                                              L'Umorista profetico
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Succursale su facebook

Ho aperto una succursale del sito su Facebook. Chi vuole raggiungere la pagina ( che conterrà materiale mio, ma non solo; intendo raccogliere quel che mi piace in Rete in tema di Satira), può provare a cliccare sul link:
http://www.facebook.com/ImpronteDiChinaEGraffiDiGesso?ref=ts&fref=ts


                                                                                                     L'Umorista (questa volta poco) pigro

mercoledì 26 dicembre 2012

Il prete e il turpiloquio (linguistico e mentale)

Ohi! Oggi il graffio sulla lavagna è veramente insopportabile. Sentire un parroco esprimersi come potete ascoltare con le vostre orecchie in millanta siti, mi fa sentire improvvisamente vecchio! 
Che il parroco relativamente giovane ( 40-50 anni?) possa esprimersi in modo così volgare durante la gita parrocchiale, passi ( e dovete sapere che molti preti sono barzellettieri nati e non tutte le barzellette sono, come suol dirsi, “pulite”), ma che durante un'intervista a una radio nazionale, che sarà giocoforza cassa di risonanza delle sue parole, se ne esca con un'espressione decisamente offensiva nei confronti dell'omosessualità ( avrebbe potuto usare eufemismi gesuitici più accettabili!), per me, è incomprensibile; mi dice che le dighe si sono rotte anche per Santa Romana Chiesa.
La beceraggine di un sito come “Pontifex” ( motore primo di ciò che è successo: il parroco non ha fatto altro che presentare un articolo del sito in cui si addossava la colpa del “femminicidio” alle donne stesse), citato a man bassa, come se il Papa parlasse ex cathedra, da “Il Giornale” e “Libero”, avrebbe un tempo scatenato le ire di Vescovi e Cardinali ( il cui silenzio ora pesa, eccome!)
Non tanto per i contenuti, sia chiaro, ma per la forma.
E la forma è sostanza in ambito ecclesiale come in ambito giudiziario.
Diventa, infatti, difficile chiamare “Reverendo” chi usa il turpiloquio per farsi capire meglio.
Lasci questo esercizio a quei politici che, dopo essersi abbassati ad espressioni da bettola, fingendo così di essere così più vicini al loro elettorato, si sono dimostrati perfettamente degni della lingua da loro utilizzata.

arz©
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Berlusconi e Monti: c'è chi scende e c'è chi sale...

E' ovvio che Monti affermando di “salire in politica” intenda contrapporsi nettamente a chi tempi addietro è “sceso in campo”.
Berlusconi, e lo ha detto e ripetuto come un disco rotto, non vorrebbe fare politica: ci è costretto. Il suo impegno è un dovere morale per il bene dell'Italia, per salvare quest'ultima dalle brame predatorie della Sinistra. La politica è una faccenda che sporca ( come il fango del campo), mentre il leader del PDL vorrebbe vivere, ma accidenti glielo impediscono!, aristocraticamente nel suo mondo fatato, tra dame, damigelle e levrieri afgani.
E' un vero peccato che il nobiluomo, non appena sceso in campo, ed è ormai storia ( una storia che vorremmo dimenticare al più presto), abbia portato in politica ciò che di più plebeo e becero che si sia mai visto. Il campo era pieno di buche e di letame e il suo stivale si è inzaccherato non poco.
Monti, invece, “sale”, poiché, a suo avviso, la politica è il modo migliore per partecipare alla vita della polis e l'esercizio politico rende aristocratico anche l'uomo più umile della Terra ( come accadde nelle prime legislature, in cui la rappresentanza di delle classi sociali era certamente meglio distribuita di quanto lo sia oggi).
Il Professore,oggi, dopo il pateracchio dell'agenda, vince, dal punto di vista linguistico, a mani basse contro il pallonaro.
arz©
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martedì 25 dicembre 2012

Profe, il Monti lancia le agende e mette le mani nelle tasche dei compagni!

Non se la prenda Monti per quello che sto facendo (...non verrà di certo a saperlo e voi siete invitati a fare silenzio).
Ultimamente mi sta pure simpatico: il trattamento riservato a Berlusconi è stato degno di un grande umorista. Clap!Clap! Standing ovation.
La mia, è evidente, è una vigliaccata.
Correggere è più facile che scrivere, d'accordo, ma si tratta di un personaggio pubblico e la critica può solo fargli bene.
Incomincio. Se dovessi giudicare il componimentino “Agenda Italia” dall'introduzione , direi che è, ad essere indulgenti, un po' sconcertante: innanzi tutto, non vi è traccia di ironia e per un umorista come me è già un peccato capitale.
Poi l' agendina è buttata giù senza troppa convinzione: non vi si scorge nulla di luminoso ed esaltante.
Se c'è un “ghost writer” sicuramente va ripreso per la sciatteria dimostrata.
Mi sono immaginato Monti alle Scuole Medie alle prese con un Professore mediamente intelligente, mediamente colto, mediamente spiritoso, mediamente mal pagato che, durante le vacanze natalizie, si prende la briga di correggere una delle “agende Italia” che circola in Rete ( non dovrebbe essere quella corretta da Ichino).
Il suo allievo, il Monti ( siamo in Lombardia e l'articolo è d'obbligo), è bravo, sia chiaro, ma il docente , avendo le sue idiosincrasie e i suoi vezzi linguistici e correggendo malvolentieri i pacchi di compiti che gli sono rimasti sul gozzo, tende a usare la penna rossa come uno scalpello.
Insomma, il prof è un po' arrabbiato anche perché il Monti, sulla lavagna, prima delle vacanze, ha scritto: “Il profe è uno sporco conservatore!”.
Mariolino si era vendicato, prima, a sua volta:  il professore, il giorno precedente, gli aveva appioppato una nota per aver tirato un'agenda sulla testa dei Compagni!
arz©

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domenica 23 dicembre 2012

I fossili linguistici ereditati dalla nuova classe politica (Le parole sono pietre)

Leggo con piacere che qualcun altro prova orrore per alcune espressioni che si sono sedimentate nel corso del Ventennio berlusconiano e che sono diventate evidenti fossili espressivi utilizzati anche da chi dovrebbe contrapporvisi.

Indico il sito che ha ben individuato questi resti della nostra coda scimmiesca; vi invito a visitarlo per leggere le acute osservazioni di “nonunacosaseria”( ne vale la pena) .



Riporto qui sotto le espressioni individuate dal blogger con il mio corollario personale.

Corollario personale:
“Se verrò eletto, il primo provvedimento sarà....”. E' ovvio: il primo provvedimento è, per chi pronuncia la storica frase. il più importante, ma si tratta chiaramente di uno spettacolo pirotecnico al contrario: prima i botti che fanno tremare le vene e i polsi, poi i petardini e le scoreggine.

Se verrò eletto, nei primi cento giorni faremo” . I novelli Napoleone non hanno evidentemente studiato bene che cos'è successo dopo i fatidici Cento giorni. L'espressione è solo un'estensione della precedente. Funziona lo stesso se invece dei cento ci fossero mille giorni.

“Siamo noi il vero polo alternativo”. In genere, l'alternativa prevede una scelta tra due. Nel caso specifico c'è un polo, poi un falso polo o più falsi poli e poi un vero polo "antipolo". Sentiamo già un freddo polare, tripolare o quadripolare.

“Siamo contro ogni populismo” . Ogni populista è fiero oppositore di ogni forma di populismo. Quello degli altri, of course. E' evidentemente un'espressione che ogni populista che si rispetti può pronunciare senza arrossire.

Destra e sinistra sono categorie superate” . Tale espressione è foriera di numerosi incidenti stradali e politici. E' una formula che piace molto al trasformismo italiano che sa però sempre ben distinguere tra classi alte e basse.

Non sono io che voglio candidarmi, sono (i cittadini / la società civile / le forze politiche) che me lo chiedono e io sono a disposizione”.
Falsa modestia e ego ipertrofico dei nuovi Cincinnato. Poi , però, gli emuli del condottiero romano, dopo aver servito la Patria, non tornano a coltivare i campi.
arz©
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lunedì 17 dicembre 2012

domenica 16 dicembre 2012

Senza parole

[Ingrandire, please!]










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Gentile richiesta ai lettori del blog

L'Umorista pigro che si occupa dei due siti
vi chiede un piccolo favore.
Visto che il caffè (vedi a destra del Post) non volete offrirmelo ( ...e io muoio di sonno) e che ho rinunciato per principio a qualsiasi compenso derivante dalla mia attività di blogger non usufruendo di “Ad-sense Google” in alcun modo, né di pubblicità di altro genere, vi chiedo di far sì che il frutto di una fatica non indifferente sia premiata almeno dalla diffusione del messaggio ( non in nome della terribile “visibilità” , me ne scampi Iddio!, o dei famosi “quindici minuti di notorietà” di cui me ne fò un baffo, ma per far sì che il messaggio, anche se umile, talvolta povero intellettualmente e privo di lusinga nella forma come la Felicita di Gozzano, possa essere fonte di una qualsiasi riflessione positiva o negativa nella capoccia di qualcuno). Pertanto, se mi permetterete di entrare alle vostre cerchie in Google, se cliccherete coscienziosamente su “Ok” ( ma anche “NO”...) su “Ok Notizie”, se segnalerete il mio lavoro a qualcuno che lo possa apprezzare, se twittete o farete "Cip cip" alla vicina, ve ne sarei grato.
Poi quando lo avrete fatto, scriverò un libro, diventerò famoso e usufruirò di almeno mezzora di notorietà;-)
Potete contare, comunque, sulla mia pigrizia: non lo farò se non a costo di violentare la mia natura.
                                                                                                                                         L'Umorista pigro

TRENORD simbolo della stabilità in Italia. Di progresso non se ne parla...


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Newtown, USA: all'asilo si imparan tante cose.

Ho pensato di essere troppo cinico, quando l'ho pensata; inoltre, odio l'esercizio dell'ironia nelle situazioni in cui c'è qualcuno che piange. Non la volevo pubblicare.
Poi ho letto che la cosiddetta lobby delle armi non è affatto pentita, anzi: propone che i maestri si armino poiché la statistica dà loro ragione. Tali stragi, infatti, avvengono nei luoghi dove è vietato l'uso delle armi. E allora viene da piangere a me, pensando anche a quella mamma, una delle vittime, maestra elementare, con un figlio con qualche difficoltà psichica, che non pensa di meglio che portarlo in un poligono di tiro, magari per farlo sfogare un po'.
Ecco, dopo averci pensato su, la (la)vignetta non mi è apparsa per nulla cinica perché colpisce quella fetta di cultura americana che ha fatto delle armi un culto, una brutta copia di una delle tante religioni che, come spesso succede in quelle lande, hanno la pessima abitudine di uccidere i propri adepti.
Lo stesso velenoso brodo culturale, questo sì cinico fino alle midolla, ha poi anche convinto molti che la legge del più forte sia , in fin dei conti, l'unica regola vincente e che la meritocrazia, che ne è la versione edulcorata, sia, sempre e comunque, un valore assoluto.
                                                                                                                                                         arz©
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sabato 15 dicembre 2012

Monopsonio, chi era costui?

Il fatto è noto: per diventare docente ( di qualsiasi disciplina) necesse est sapere che cosa diavolo significhi il termine "monopsonio".


                                             Definizione del termine “Monopsonio” tratta da Wikipedia (Originale)



Il termine monopsonio designa una particolare forma di mercato caratterizzata dalla presenza di un solo acquirente a fronte di una pluralità di venditori. Il vocabolo trae le proprie origini dal greco μονος monos ("solo") e ὀψωνία opsonia ("acquisto"). Sebbene la pratica di monopsonista sia raramente riscontrabile nella sua forma pura, non è raro osservarla in talune situazioni localizzate. In alcune aree, una grande azienda industriale può creare un distretto di piccole aziende che la forniscono di componenti, ma che hanno per definizione un unico e solo acquirente. In tale forma si ricreano le condizioni di monopsonio. Queste situazioni si verificano particolarmente nelle regioni meno industrializzate o in aree depresse, dove avvengano interventi di sostegno allo sviluppo.



[OGM sive Rifacimento ironico]

Il termine monopsonio designa una particolare forma di mercato delle vacche caratterizzata dalla presenza di un solo vincitore di cattedra a fronte di una pluralità di aspiranti alla stessa. Il vocabolo trae le proprie origini dal greco μονος monos ("solo") e ὀψωνία opsonia ("acquisto").
Sebbene la pratica di monopsonista sia raramente riscontrabile nella sua forma pura, non è raro osservarla in talune situazioni localizzate. In alcune aree povere del Mondo, un Ministero ipertrofico può creare delle aspettative, destinate ad essere deluse, per i precari o i disoccupati di lungo corso che forniscono denaro al Ministero stesso, all'Università e a una miriade di iniziative on line. 
In tale forma si ricreano le condizioni di monopsonio. Queste situazioni si verificano particolarmente nelle regioni meno industrializzate o in aree dove avvengano interventi di sostegno alla depressione.


                                                                                                                                                      arz©
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mercoledì 12 dicembre 2012

sabato 8 dicembre 2012

lunedì 3 dicembre 2012

Prima riflettere, poi insegnare... La conta dei gatti e l'insegnamento secondo il MIUR.

“In una stanza vi sono dei gatti seduti sulle zampe posteriori con la coda a terra, ogni gatto vede altri tre gatti, sopra ogni coda è seduto un gatto. Quanti gatti ci sono nella stanza?”
Questo è uno dei quesiti di logica per diventare insegnanti.
Il pensiero laterale non esiste e al MIUR non riflettono abbastanza...

immagine ghermita da : http://gatti.over-blog.it/100-index.html
(D'accordo,  non sono sulle zampe posteriori, ma se volete tenerli in quella posizione, ci vuole perlomeno un corccantino...e , a quella vista, aumenta improvvisamente il numero dei gatti;-) )
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domenica 2 dicembre 2012

Quale Dio?

Chi mi conosce sa come io non ami la pubblicità. Gran parte del mio lavoro come umorista-disegnatore è (quasi) sempre stato fatto come dilettante e, come dire?, di nascosto.
Capita che qualcuno mi chieda di illustrare le sue idee che per loro natura hanno bisogno di una qualche forma di pubblicità.
Così è successo che un amico, Antonio Signori, mi chiedesse di corredare alcune sue riflessioni con qualche mio disegno umoristico. Il contenuto del libro indaga il rapporto Uomo, Dio e Scienza ( tutti e tre con la maiuscola) e il mio ruolo è stato quello di alleggerire, con qualche contrappunto umoristico-epicureo, la lettura di argomenti ponderosetti, ma esposti da Antonio in modo chiaro e non specialistico.
Ecco tutto: si tratta di un libro autoprodotto, ma per fornire indicazioni sulle copie da stampare, è necessario sapere chi potenzialmente sia interessato all'acquisto ( uno, nessuno, centomila, non importa ). Il libro costa 10 euro (78 pagine con 20 vignette).
Potete mandarmi una mail,che inoltrerò all'autore per le pratiche di spedizione e di pagamento, al mio indirizzo arzaletti@alice.it.

sabato 1 dicembre 2012

Sallusti e l'allergia alle regole

Sallusti prima si è barricato nella sede del Giornale, poi gli agenti della Polizia lo hanno scortato a casa  agli arresti domiciliari; ora sembra che sia uscito di casa ( lo aveva annunciato).
Se è così, tra breve sarà processato per direttissima per evasione.
E' giusto che, nel nome del libero pensiero ( anche se i contorni della vicenda che hanno portato al processo e alla condanna hanno poco a che fare con uno dei princìpi più importanti del pensiero liberale) , si possa e forse si debba sfidare il potere costituito.
E fa onore al direttore del Giornale, comunque la si pensi, scegliere il carcere invece dei “comodi” arresti domiciliari ( e ognuno si faccia un esamino di coscienza se affronterebbe a cuor leggero il carcere piuttosto che usufruire di una forma di detenzione di certo gravosa, ma meno pesante, in particolare dal punto di vista psicologico...)
Ecco, se , dopo un'esperienza del genere, sentissi da Sallusti un minimo di comprensione per chi, prima di lui, sfidando il potere costituito, anche in nome di qualche idea balzana, si è preso qualche manganellata di troppo, potrei provare sincero rispetto per questa scelta coraggiosa. Temo, però, che il direttore del Giornale stia approfittando dell'occhio di bue che lo sta illuminando qual attore impegnato in uno spettacolo che abbiamo già visto: quello della vittima miliardaria che osa sfidare la legge, fino alle estreme conseguenze, per poi ottenere, grazie a qualche salvifico ombrello politico, qualche lasciapassare come privilegiato ( la proposta per salvarlo dalla galera, pur se bocciata, è già un segnale di attenzione che altri “innocenti condannati” non possono neanche immaginarsi).
Le regole stanno a Sallusti così strette ( ...sarà lo stress.... sarà la fretta...) che persino l'ortografia sta diventandogli un po' antipatica, ma in questo caso potrà prendersela solo con l'Accademia della Crusca e non con i giudici.
arz©
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